Al  Sig. Sindaco  del  Comune di Saludecio

Assessore Morri Provincia di Rimini

E,p.c. Organi Informazione

E,p.c. Assessore Gianluca Borghi regione E/R

Oggetto : Ricovero dei cani a carico dei Comuni ai sensi degli  art. 16,17,18,19,20,21 della Legge R.le 27/00. Deportazioni cani fuori Provincia / Diffida

Le scriventi Associazioni Animaliste a seguito delle reiterate deportazioni di cani dal territorio comunale di Saludecio  in strutture private ubicate fuori provincia e regione

diffidano

il Sindaco di Saludecio   dall’effettuare ulteriori  trasferimenti che si connotano, rispetto alle chiare disposizioni di legge in materia di tutela e controllo della popolazione canina, come mera deportazione, esponente gli animali in questione a grave stress psicofisico, ed allo sradicamento etologico dal proprio ambiente in spregio alle norme vigenti.

Infatti il legame forte ed inequivocabile dell’animale al suo territorio lo si può evincere in diversi tratti della legge :

– art. 2 lettera d, “ ….i Comuni sono tenuti a comunicare il recapito dei canili ove vengono condotti gli animali e le modalità di riscatto”.

Tale disposizione sottintende una prossimità delle strutture alla cittadinanza di riferimento; così come la stessa prossimità la si può riscontrare nelle politiche di indirizzo che devono essere definite necessariamente a livello provinciale.

Il ruolo fondamentale delle anagrafi canine evidenziato nella Legge Quadro n. 281/91 e nella L. R. n. 27/00 afferma l’ovvietà della necessaria permanenza degli animali soccorsi sul territorio.

La pratica di spostare animali da una struttura all’altra contrasta fortemente con l’obiettivo principe della norma: il perseguimento del benessere degli animali.

Il D.P.R. 31/3/79 attribuisce infatti proprio ai Sindaci  funzioni di vigilanza sulla corretta applicazione delle leggi di tutela degli animali.

Inoltre l’unione dei comuni della Valconca, a seguito di una richiesta della provincia, ha rinunciato alla costruzione del canile di vallata dichiarandosi concorde con il fatto che il canile di Riccione diventasse intercomunale servendo Valconca, Misano e Cattolica. La Provincia inviò la documentazione in regione chiedendo che i soldi stanziati per la Valconca venissero destinati a Riccione, per una somma che si aggirava  sui 120.000 euro.Presso  gli uffici provinciali esiste tutta la documentazione relativa. L’accordo prevedeva che i Comuni si convenzionassero con il canile comunale di  Riccione che avrebbe messo a loro disposizione un certo numero di recinti.

Ritenendo le firmatarie Associazioni che le reiterate operazioni di trasferimento dei cani in strutture di altre Province e Regioni avvengano in violazione delle norme regionali e nazionali di tutela degli animali, degli interessi della collettività, ed in spregio alla  diffusa sensibilità,  le stesse valuteranno le sue responsabilità  nelle più opportune sedi  intraprendendo da subito pubbliche denunce di informazione in merito alla cittadinanza.

Rimini   5 giugno 2008

Serena  Sartini         Animal Liberation

Adriana  Neri            ENPA sezione di Rimini

Claudio  Casali         Gli Amici di Benny

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